La psicologia della casa
Quando visitiamo l’appartamento di una amica, o semplicemente arrediamo casa nostra, più o meno inconsciamente nascono una serie di riflessioni, ragionamenti e analisi che rapportano quello spazio abitativo arredato a chi vi vive, a chi l’ha allestito in una particolare maniera, e lo ha personalizzato. In realtà, questa procedura fa parte di una disciplina ben precisa, ovvero la psicologia dell’abitare, o della casa.
Pensando al concetto di casa, ci riferiamo ad un luogo coperto, sicuro, un riparo che divide ciò che “sta dentro”, e ciò che “sta fuori”: questa psicologia non fa altro che connettere questo pensiero alla nostra psiche, e traduce questa visione di interno ed esterno analizzando i confini del nostro essere, in relazione con il mondo che ci circonda.
In fondo, riflettendoci, quando arrediamo uno spazio vuoto, qual è il risultato finale che ci aspettiamo? Semplice, stare bene in quell’ambiente, stare bene con noi stessi, tramite gli oggetti che ci circondano, e che sono un incontro tra la sfera pubblica e la sfera privata della nostra quotidianità. Emozioni, persone, ricordi sono contenuti in essi, e ci permettono di fare un viaggio dentro il nostro animo.
La casa è più che uno spazio, è un insieme di sogni, un ambiente terapeutico per la nostra anima, intimo e intriso di simbologia che non sono altro che lo specchio di noi stessi: diverse teorie psicoanalitiche guardano alle nostre “quattro mura” come a una rappresentazione della personalità stessa di chi vi abita.
Tutti noi abitiamo case che esprimono aspetti non soltanto materiali: ognuno ha un suo personale modo di abitare gli spazi della propria dimora e di mantenere un individuale concetto di ordine e di privacy, che grazie alla psicologia dell’abitare possiamo tradurre in azioni di Interior Design, con soluzioni che possono garantirci benessere psico-fisico, per esempio in bagno o in camera da letto, luoghi noti per essere aree adibite al relax ed al recupero delle nostre energie: non solamente un materasso comodo, ma tutto un insieme di discipline e tecniche possono aiutarci nella cura di questa piccola parte di noi, che mostriamo al prossimo. L’illuminazione, i colori, l’ordine, la presenza di una area “verde” sono elementi essenziali, ma senza dimenticarci il punto di partenza: una corretta progettazione architettonica degli spazi.
Insomma, “vivere la propria casa” non è solamente una frase fatta, ma una esperienza che dobbiamo rendere il più possibile positiva per noi stessi, il nostro benessere psicofisico, e per poterci relazionare in maniera sana con il mondo che ci circonda.