I mille colori del design
Quando pensiamo al design, probabilmente ci rendiamo conto solo in un secondo momento dell’importanza del colore nella progettazione: eppure, la scelta di essi è uno degli elementi principali, perché grazie ad essi si trasmettono sensazioni e informazioni in modo più immediato rispetto a tutti gli altri componenti del progetto.
Per quando si possa pensare che la loro scelta sia soggettiva, od addirittura affidata al caso, in realtà esistono delle regole legate alla composizione ed alla psicologia: quando il colore viene percepito dal nostro cervello, produce degli effetti sia sul nostro atteggiamento psicologico, sia sul nostro organismo, poiché il nostro subconscio associa a sensazioni diverse ogni singola tonalità cromatica, sulla base della nostra esperienza e del contesto del nostro quotidiano.
Su questi concetti si basa, per esempio, la cromoterapia, medicina alternativa fondata sulla convinzione che i colori aiuterebbero corpo e mente a trovare un equilibrio.
Quando un designer inizia a pensare ad un progetto, prima di tutto si deve concentrare quindi sulla scala cromatica da utilizzare: per farlo, deve avere ben chiare le basi della teoria dei colori.
Innanzitutto, i colori si suddividono in primari, secondari e terziari: i primari sono blu, giallo e rosso; i secondari derivano dalla mescolanza dei precedenti e sono viola, verde e arancione; i terziari hanno origine dalla mescolanza di primari e secondari.
Questi, oltre ad esser divisi in queste tre categorie, sono anche diversificati a seconda che siano colori caldi o freddi: stimolanti e positivi, ma allo stesso tempo aggressivi e decisi i primi; tenui, rassicuranti e che ispirano fiducia, i secondi. In più, abbiamo anche i colori complementari, che hanno il massimo del contrasto possibile, e trasmettono energia e catturano l’attenzione, e si trovano agli estremi opposti nella cosiddetta ruota dei colori: essi sono arancione e blu, giallo e viola, rosso e verde. E non dobbiamo dimenticarci delle tonalità monocromatiche, ovvero le sfumature chiare, medie e scure di uno stesso colore, con un contrasto omogeneo ed efficace.
Quando utilizzano i colori, i designer devono prima di tutto dare una identità al loro lavoro tramite essi, senza creare confusione, trovando attinenza tra il risultato che vogliono ottenere, e quello che effettivamente otterranno: come detto in precedenza, l’esperienza e la situazione sono molto importanti in questo caso.
Pensiamo solo al significato, dei colori: per esempio, il giallo rappresenta ottimismo e dinamicità, l’arancione amicizia ed energia; il blu consegna sicurezza e fiducia in chi lo guarda, mentre il nero risulta elegante, potente.
Se siete interessati all’argomento, vi consigliamo una lettura: “I colori del design” di Patrizia Scarzella, edito da Franco Angeli, narra attraverso degli esempi del successo che la scelta del colore può portare nella loro applicazione industriale.